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LA NOSTRA STORIA

 

Il Progetto Accoglienza nasce nella mente della parrocchia di San Leone Magno nel 1989 in occasione dei preparativi per il XXV anniversario della consacrazione della chiesa stessa, dopo il Convegno “Farsi Prossimo” ed in adempimento di quella frase dei progetto educativo della parrocchia che diceva: “desideriamo che la carità faccia parte dello stile della nostra vita”.


Il concetto che ci animava era quello di affiancare al tabernacolo, casa di Dio fatto pane per l’umanità, una casa per quel Gesù che ci si presenta ogni giorno nei fratelli bisognosi.

Così, dopo un primo anno di parole e riunioni, l’idea si fa concreta nel 1990 cominciando col sensibilizzare la gente del nostro quartiere, dapprima mettendo una tenda sul piazzale della nostra chiesa che parlasse di noi e del progetto, poi inviando a tutti gli abitanti del nostro quartiere (6000 tra abitazioni, negozi e ditte) una lettera in cui ci presentavamo e spiegavamo le nostre intenzioni e da ultimo spostandoci col “Camomillo” ( il nostro pullmino) nei punti nevralgici del quartiere per coinvolgere più gente possibile.

L’idea a questo punto era più o meno chiara: il Progetto Accoglienza desiderava dare ospitalità a parenti di ammalati che venivano da lontano e non sapevano dove alloggiare nella nostra città.

All’inizio del 1991 una famiglia della nostra parrocchia mette a disposizione un letto e pochi mesi dopo i Padri Bianchi ci concedono in affitto un loro appartamento.

... la prima vera Casa di Accoglienza...

Nell’Ottobre 1991 la prima Casa di accoglienza, con sede in via Pordenone 1, apre le proprie porte agli ospiti, dapprima senza cucina, poi, grazie ad alcuni lavori eseguiti, con un luogo dove ristorarsi e creare un ambiente familiare. I volontari che si occupano di questa iniziativa sono circa 30.

….. il Progetto Accoglienza raddoppia....

Nel 1992 ci viene offerta la possibilità dì aprire una seconda casa di accoglienza in via Bellincione, messaci a disposizione in affitto da una famiglia dei nostro quartiere; la proposta viene subito accolta con entusiasmo. Ora siamo in grado di rispondere alle necessità di qualche ospite in più; i volontari diventano circa 45 divisi in turni in entrambe le case.

Nel 1993 si apre, in maniera ufficiale, una segreteria parrocchiale per il Progetto Accoglienza, con sede a fianco dell’ufficio del Parroco.

Il 20 Luglio 1994 il Progetto Accoglienza diviene, formalmente davanti ad un notaio, un' Associazione di volontariato senza fini di lucro.

Dal 1 Maggio 1995, la Casa di Accoglienza storica di via Pordenone, viene chiusa perché i Padri Bianchi ne hanno di nuovo bisogno. Ci si trasferisce allora in via Carnia, in un nuovo appartamento in affitto.

Gli anni 1996/97 scorrono nella normalità dei nostro servizio ma incontriamo sempre più persone che chiedono ospitalità e purtroppo, per mancanza di sufficienti posti letto , possiamo dare accoglienza solo ad una parte delle richieste che riceviamo.

 

 

 


 

L’anno 1998 porta invece grandi novità: nel mese di aprile , nel corso della giornata di sensibilizzazione, che tutti gli anni proponiamo alla nostra comunità per ricordare l’esistenza di questa realizzazione, una persona sensibile a questo tipo di servizio s’impegna ad aiutarci, con un contributo eccezionale, per l’acquisto di un appartamento che possa aumentare la disponibilità dell‘accoglienza

...diventiamo di diritto ONLUS...

Nell’anno successivo, il 29 Giugno 1999, l’Associazione Progetto Accoglienza viene iscritta al n. 2557 del Registro Regionale del Volontariato

Nel 2000 , anno giubilare , il decanato di Lambrate sceglie l’Associazione Progetto Accoglienza come segno di un'iniziativa caritativa attenta all’attualità e quindi come esperienza proponibile anche ad altre parrocchie della nostra città.

I primi mesi del 2001 ci vedono impegnati per preparare le celebrazioni dei 10 anni di attività associativa:

· la tavola rotonda sul tema “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Il volontariato una esperienza di condivisione” con relatori: Don Virginio Colmegna responsabile della Caritas diocesana — Ernesto Olivero fondatore del SER.MI.G. di Torino ed il Dott. Pescatori volontario di Emergency

· la solenne Celebrazione Liturgica per ringraziare il Signore del cammino svolto nei 10 anni di attività.

sono i due momenti forti della ricorrenza.

Nello stesso periodo ci impegniamo a cercare la casa da acquistare con il denaro messo a disposizione dalla nostra benefattrice e finalmente, dopo lunghe ricerche, riusciamo a trovare un appartamento adatto alle nostre esigenze.

...inaugurazione terza casa...

Il 21/04/2002 la “nostra” casa viene ufficialmente inaugurata ed aperta all’ospitalità, così oggi possiamo accogliere complessivamente 17 persone nei 3 appartamenti di cui disponiamo.

Gli anni 2003 e 2004 ci vedono impegnati nella quotidianità del nostro servizio, le tre case funzionano sempre a ritmo sostenuto, tanto che a fine 2004 possiamo dire che, da quando la nostra attività è iniziata, abbiamo ospitato oltre 4000 persone.

...arriva la quarta casa...

Il 1/03/2005 prendiamo in affitto un monolocale che ci consentirà di ospitare lungodegenti in terapia... è una nuova esperienza..

...2005... continuiamo il nostro servizio sulla strada che il Signore ha tracciato.